François Truffaut, con accanto Jean Cocteau, Edward G. Robinson e Jean-Pierre Léaud. Nel 1959 all'epoca de I quattrocento colpi.

giovedì 1 luglio 2010

tesi & antitesi

Antichrist è un film del 2009 scritto e diretto da Lars von Trier. Il film, interpretato da Willem Dafoe e Charlotte Gainsbourg, è valso il premio di migliore attrice al Festival di Cannes all’interprete francese.

Il film, seppur suggestivo, lascia il passo alla indiscussa ed innovativa tecnica cinematografica mostrata per molti anni dal regista danese. La tecnica, la narrazione ed una recitazione dei due protagonisti enfatica e sempre sull’orlo di una crisi di nervi, nonchè una prolissità e ridondanza estetica a volte irritanti, sono indici ben lontani dallo stile asciutto, essenziale e quasi documentaristico di Lars von Trier ai tempi di Dogma 95. Basti pensare alle pellicole The Kingdom (1994), Le onde del destino (1996), Idioti (1998), Dancer in the Dark (2000).

Il film inizia con una sorta di patinato prologo stile videoclip dove due corpi, accompagnati dalle note e dai versi di un’aria di Handel: “Lascia ch’io pianga / mia cruda sorte / e che sospiri la libertà”, sono rappresentati in bianco e nero e con effetto rallenty. I corpi dell’uomo e della donna si stringono in un amplesso animalesco, le loro braccia sfiorano la pelle sudata tra le lenzuola, mentre in un altro ambiente, o forse lo stesso, un bambino (loro figlio) esce dal suo box, sale sul davanzale della finestra, respira il freddo dell’inverno, ma infine, mentre fuori cade una neve bianca e soffice, cade anche lui e muore.

Da questo momento la coppia di coniugi, che decide di trasferirsi in una località isolata per ri.elaborare il lutto e ri.costruire il proprio rapporto, ben presto si troverà ad affrontare, oltre che la propria consistenza psicologica, qualcosa di maligno che li trascinerà in un incubo infernale…



DOGMA 95

"Io giuro di sottostare al seguente elenco di regole elaborate e confermate dal DOGMA 95":

Le riprese vanno girate sulle location. Non devono essere portate scenografie ed oggetti di scena (Se esistono delle necessità specifiche per la storia, va scelta una location adeguata alle esigenze).

Il suono non deve mai essere prodotto a parte dalle immagini e viceversa. (La musica non deve essere usata a meno che non sia presente quando il film venga girato).

La macchina da presa deve essere portata a mano. Ogni movimento o immobilità ottenibile con le riprese a mano è permesso. (Il film non deve svolgersi davanti alla macchina da presa; le riprese devono essere girate dove il film si svolge).

Il film deve essere a colori. Luci speciali non sono permesse. (Se c'è troppa poca luce per l'esposizione della scena, la scena va tagliata o si può fissare una sola luce alla telecamera stessa).

Lavori ottici e filtri non sono permessi.

Il film non deve contenere azione superficiale. (Omicidi, armi, etc. non devono accadere).

L'alienazione temporale e geografica non è permessa. (Questo per dire che il film ha luogo qui ed ora).

Non sono accettabili film di genere.

L'opera finale va trasferita su pellicola Academy 35mm, con il formato 4:3, non widescreen. (Originariamente si richiedeva di girare direttamente in Academy 35mm, ma la regola è stata cambiata per facilitare le produzioni a basso costo).

Il regista non deve essere accreditato.

Inoltre giuro come regista di astenermi dal gusto personale! Non sono più un'artista. Giuro di astenermi dal creare un "lavoro", perché considero l'istante più importante del complesso. Il mio obiettivo supremo è di trarre fuori la verità dai miei personaggi e dalle mie ambientazioni. Io giuro di far ciò con tutti i mezzi possibili ed al costo di ogni buon gusto ed ogni considerazione estetica. Così io esprimo il mio VOTO DI CASTITÀ."

Copenaghen, lunedì 13 marzo 1995
A nome del DOGMA 95
Lars von Trier, Thomas Vinterberg

2 commenti:

  1. Ora io vorrei fare una domanda, a voi e a me: dogma e arte possono convivere?

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  2. Confesso, non avevo letto fino in fondo, la risposta alla domanda è già contenuta nel dogma: "Non sono più un'artista". chiedo venia...

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